I funghi (o miceti) sono dei microrganismi che possono infettare soggetti sani (patogeni obbligati) oppure soggetti con fattori di rischio (patogeni opportunisti). Possono esistere in natura sotto forma di lieviti (organismi monocellulari) o come muffe (organismi pluricellulari) caratterizzate dalla presenza di ramificazioni filamentose. Essi fanno parte per lo più della flora microbica residente nell’uomo, nell’animale e nel terreno.
I test micologici rilevano le infezioni e talvolta identificano i funghi responsabili al fine di guidarne il trattamento terapeutico.
Le infezioni micotiche possono essere superficiali (come quelle della pelle) o, più gravemente, possono interessare gli organi interni (frequentemente i polmoni, ma anche il cuore, le articolazioni, ecc), oppure essere sistemiche (disseminate).
Le infezioni micotiche superficiali sono molto comuni. Esse comprendono le dermatofitosi, infezioni della pelle o delle unghie che possono generare zone pruriginose, rosse e squamose, come quelle note comunemente come piede dell’atleta (o tigna). Anche la candida, che è un fungo opportunista, può causare infezioni superficiali, ad esempio in bocca, con la comparsa di piccole chiazze bianche disseminate soprattutto sulla lingua, a volte anche su palato, gengive e guance (mughetto) o nella vagina, dove è causa di secrezioni vaginali biancastre.
I test micologici sono utilizzati spesso per rilevare ed identificare i funghi al fine di effettuare una diagnosi e guidare il clinico nelle scelte terapeutiche.
L’esame microscopico, o esame micologico diretto, è sicuramente il test più rapido da eseguire in caso di sospetta dermatofitosi, sebbene esso sia dotato di una sensibilità operatore dipendente e permetta solo una diagnosi presuntiva di dermatofitosi che deve sempre essere confermata dai successivi risultati degli esami colturali, anche per poter escludere false negatività.
L’esame consiste nell’osservazione diretta al microscopio del materiale clinico con sospetta infezione (squame, capelli, peli, unghie opportunamente prelevati dal personale sanitario addetto), previo trattamento del materiale con miscele chiarificanti. Tuttavia, in caso di infezioni persistenti, profonde o sistemiche, si rende necessaria una diagnosi più accurata.