L’asportazione dermochirurgica per la rimozione dei tumori della pelle consiste in una serie di tecniche chirurgiche, più o meno complesse, che variano dalla asportazione per escissione di semplice losanga a complicate tecniche ricostruttive con rotazione di lembi e posizionamento di innesti.
Ciascuna di queste procedure ha il fine di asportare tumori della pelle benigni e maligni, non curabili altrimenti cercando di dare il miglior risultato estetico possibile.
Ogni procedura operatoria avviene in ambiente assolutamente sterile: questo per garantire al massimo la sicurezza del paziente e preservarne la salute.
Le procedure avvengono, a seconda della loro complessità e dell’emotività del paziente, effettuando una semplice anestesia locale, oppure associando una lieve sedazione.
Il dermatologo, dopo avere accuratamente segnato i limiti della lesione e le linee di incisione più idonee per ottenere il miglior risultato estetico, procede alla asportazione completa della lesione, ponendo particolare cura ad isolare e coagulare i tronchi vascolari sottostanti.
Il pezzo rimosso viene inviato al patologo per l’accertamento istologico.
La seconda fase è l’intervento di chiusura della breccia e ricostruzione della superficie cutanea. Per ottenere ciò, l’operatore sceglierà la miglior tecnica ricostruttiva, in relazione alla patologia asportata (maligna o benigna) e alle sue dimensioni.
La durata dell’intervento dipende dalla complessità dell’intervento in relazione alla patologia di base. Per questo i tempi operatori variano da 30 a 120 minuti.
Una volta dimessi, è fondamentale seguire le terapie post-operatorie prescritte e il calendario di medicazioni e visite di controllo programmato.
Anche dopo l’operazione si consiglia sempre una prevenzione dei tumori della pelle effettuando regolari visite di controllo.